Aggregatore di feed
«Domenica in campo per i sacerdoti»
Intervista a Giuseppe Notarstefano di Francesco Ognibene - Con la 34ª Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero, in programma dopodomani, domenica 19 settembre, il principio del “Sovvenire” viene riproposto come idea-guida perché i credenti facciano propria la responsabilità di farsi carico dei «loro» preti alimentando il fondo nazionale che “sovviene” – appunto – alle esigenze dei sacerdoti in tutta Italia, a cominciare dai più bisognosi. Un’idea conciliare, attualissima, eppure ancora non diffusa abbastanza da garantire al sistema energie proporzionate alle enormi necessità. Per sensibilizzare tutti su questo aspetto il quotidiano Avvenire uscirà domenica con un inserto speciale, dedicato ai preti giovani. E Azione cattolica ha deciso di mobilitare tutte le sue sedi parrocchiali per diffondere il quotidiano con la proposta del “Sovvenire”. Il presidente nazionale Ac spiega le ragioni di questo impegno.
“Papà Giaccone” verso gli altari
Oggi, sabato 18 settembre nella Cattedrale di San Giusto in Susa si apre il processo diocesano per la beatificazione di Emilio Giaccone (1902-1972). Tappa importante di un percorso verso gli altari che vede l’Ac della diocesi di Susa protagonista. Emilio Giaccone è stato infatti un grande uomo di Azione cattolica: membro dell’Ufficio centrale dell’Azione Cattolica Italiana dagli anni ’30 agli anni ’50, tra i fondatori dell’Anonima Veritas Editrice, l’Ave, e della rivista “Il Vittorioso” di cui fu a lungo redattore. In seguito, ha assunto la carica d’amministratore di vari giornali cattolici e del Centro Cinematografico. Verso la fine del 1944, l’allora ministro Gronchi, lo chiama ad interessarsi degli Orfani dei Lavoratori (Eaoli) e della Protezione Morale del fanciullo (Enpmf), poi unificati nell’Enaoli; ne diventerà il presidente fino al gennaio 1972.
A tutto campo
È partita la campagna Adesioni 2022 e quest’anno è… A tutto campo! Occhi aperti, dunque. In questo tempo di (post) pandemia è la vista che bisogna allenare, riscoprendo la gioia di incrociare lo sguardo dei fratelli e delle sorelle nella vita di ogni giorno e di comunicare, anche attraverso l’incontro visivo, l’entusiasmo di appartenere all’Ac, la rete di relazioni che mai ci lascia soli. “Fissi su di lui” (Lc 4,14-21) è l’icona biblica che accompagnerà l’anno formativo Ac: in essa cogliamo l’invito a vivere il cammino associativo con «la consapevolezza che qualcosa di diverso deve finalmente succedere. Occhi fissi, allora, ma non immobili. La promozione associativa, in fondo, è questo: un continuo esercitare la visione d’insieme, con la capacità di “sconfinare” oltre ciò che balza agli occhi a prima vista. Anche quest’anno potremo contare su alcuni strumenti e materiali molto semplici, disponibili all’interno. Pronti all’uso in parrocchia, in diocesi e sui canali social.
Alziamo la guardia (e l’impegno)
Il fenomeno della violenza di genere è ormai da tempo un’emergenza sociale. Nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 79,5% rispetto all’anno precedente, sia per telefono, sia via chat (+71%). Con un boom da fine marzo, in corrispondenza del lockdown scattato per la pandemia. Guardando più indietro, il 2018 si è chiuso con 141 donne vittime di omicidio volontario, e il 2019 con 111, l’88,3% delle quali uccise da una persona conosciuta: quasi metà dal partner, l'11,7%, da un uomo con cui erano state in passato, il 22,5% da un familiare (inclusi i figli e i genitori) e il 4,5% da un conoscente, un amico o un collega. Con una Nota della Presidenza diocesana dell’Ac di Vicenza ricorda tre delle più recenti vittime Chiara Ugolini, 27 anni, di Calmasino (Bardolino). Rita Amenze, 31 anni, di Villaga. Alessandra Zorzin, 21 anni, di Montecchio Maggiore. Tre donne del vicentino il cui assassinio conferma, se ce ne fosse bisogno, la necessità di un maggiore impegno da parte di tutti contro la violenza di genere e di una maggiore vigilanza specie da parte delle istituzioni nei confronti di un fenomeno che giorno dopo giorno assume connotati sempre più drammatici.
Lavoratori più coinvolti in un capitalismo di valore
di Lorenzo Caselli* - Un patto sociale per il rilancio e la ricostruzione del Paese costituisce e non da oggi un’idea forte della Cisl, ribadita dal suo segretario generale Luigi Sbarra in una sua intervista ad «Avvenire». Un patto sociale che per la sua efficacia presuppone la partecipazione dei lavoratori alla gestione di impresa così come avviene in Germania. Credo che questa tematica, nell’ambito di un discorso più generale di democrazia economica, vada messa all’ordine del giorno e affrontata senza troppe pregiudiziali ideologiche. Il destino delle aziende, come istituzioni produttrici di ricchezza e di benessere non possono essere abbandonate agli esiti di giochi meramente speculativi espropriando i luoghi dell’intelligenza e della progettualità reale. La partecipazione dei lavoratori concorre a creare un clima di consenso e di fiducia. La presenza del lavoro nel capitale e negli organismi sociali si inserisce, a pieno titolo, nella prospettiva dell’economia sociale di mercato.
Paolo Seghedoni eletto Vicepresidente dell’Ac per il settore Adulti
Il Consiglio nazionale dell’Azione cattolica italiana riunito ad Assisi ha eletto Paolo Seghedoni Vicepresidente nazionale dell’Ac per il settore Adulti. Si completa così l’organismo di Presidenza che guiderà l’Associazione per il triennio 2021-2024. Il rinnovo delle cariche istituzionali dell’Azione cattolica italiana è frutto di un lungo processo di partecipazione democratica che vede coinvolte le associazioni parrocchiali, diocesane e i consigli regionali di tutt’Italia. Così, dopo che il Consiglio permanente della Cei, lo scorso 27 maggio, ha nominato Giuseppe Notarstefano (diocesi di Palermo) Presidente nazionale dell’Ac, lo stesso Consiglio nazionale dell’Ac, lo scorso 19 giugno, ha provveduto alle nomine di: Anna Maria Bongio (diocesi di Como), Responsabile nazionale Acr; Paola Fratini (diocesi di Fiesole), Vicepresidente per il settore Adulti; Lorenzo Zardi (diocesi di Imola), Vicepresidente per il settore Giovani; Emanuela Gitto (diocesi di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela), Vicepresidente per il settore Giovani; Michele Tridente (diocesi di Tursi-Lagonegro), Segretario generale; Lucio Turra (diocesi di Vicenza), Amministratore nazionale. Alla Presidenza nazionale dell’Associazione sono aggiunti i Segretari dei movimenti, eletti dai loro Congressi nazionali e ratificati a suo tempo dal Consiglio nazionale dell’Ac: Lorenzo Pellegrino (diocesi di Otranto), Segretario nazionale Msac, e Tommaso Marino (diocesi di Torino) Segretario nazionale Mlac. Paolo Seghedoni è sposato con Rita, ha due figlie, Laura e Stefania. Giornalista, è nato 50 anni fa a Modena, dove vive. È stato Responsabile diocesano Acr di Modena-Nonantola, poi Presidente diocesano e Delegato regionale di Ac per l’Emilia-Romagna. Tuttora è educatore di un gruppo giovanissimi nell’associazione parrocchiale di Gesù Redentore. A Paolo, e con lui a tutta la Presidenza nazionale Ac, gli auguri e l’abbraccio di tutta l’Associazione. Con il loro servizio, si rinnova l’impegno di tutta l’Ac a costruire, con i nostri ragazzi, i giovani, gli adulti, le famiglie, e con i tanti sacerdoti assistenti, il bene comune, attraverso l’educazione alla responsabilità personale, all’impegno pubblico, al senso delle istituzioni, alla partecipazione, alla democrazia. Un’Associazione di cattolici impegnata a intrecciare in maniera così stretta, da essere inestricabile, il Vangelo e la vita. (Nella foto: Paolo Seghedoni e Paola Fratini con don Fabrizio De Toni, Assistente centrale dell’Ac per il settore Adulti)
Ecosfera e infosfera: siamo in relazione, siamo relazione
Un contributo al bisogno che abbiamo di comprendere meglio quanto sta avvenendo e di progettare modalità umane per abitare un futuro che già inizia a essere un presente, soprattutto per scegliere quale futuro, tra i molti possibili, sia più desiderabile: è questo Connessi e in relazione. Presente e futuro delle nostre vite al tempo della rete, appena pubblicato dall’Editrice Ave, ultima fatica di Anselmo Grotti, saggista, docente di Etica e Sociologia della Comunicazione all’Issr Toscana, già dirigente scolastico e docente di Filosofia della Comunicazione all’Università di Siena. Qui vi proponiamo un estratto dall’Introduzione. «Non di solo pane vive l’uomo». Vive anche «di ogni parola». Se le informazioni sono inquinate, se le notizie sono ingannevoli, se qualcuno soffre fame di cultura ed è privato del diritto di parola, accade come nell’ambiente fisico: un inquinamento pericoloso, malvagio, che provoca malattie e sofferenze.
La Città, La Pira e Weil
Le nostre città ci somigliano. Hanno i nostri stessi occhi in una notte senza stelle, senza riferimenti, insicuri e smarriti. E reagiscono come noi: si paralizzano, si svuotano, quando non riescono a immaginare il passo da fare, la direzione da prendere, o vengono travolte dalla frenesia del dover comunque andare da qualche parte e contemporaneamente da tutte le parti. Dopo la pandemia (ma siamo davvero al dopo?) le nostre esistenze, le nostre città, avranno compreso, avremo compreso, la necessità di uscire dalla paralisi o scendere dalla giostra di stili di vita e modelli di sviluppo potenzialmente assassini di futuro? Avremo finalmente lo sguardo dei folli e dei poveri?, poiché «solo i folli e i poveri, con assoluta limpidezza di sguardo, contemplano la verità del mondo e ne colgono tutto lo splendore»? (Simone Weil - Dichiarazione degli obblighi verso l’essere umano). Abbiamo un solo destino che ci attende, che attende le nostre case, le nostre città, quello dell’umanità. Esso ci impone di cercare il bene. Il bene comune, il solo possibile, il solo durevole.
“Un alfabeto nuovo per la città”
Il prossimo sabato 11 settembre nel chiostro di Casa San Girolamo, dopo la forzata interruzione del 2020 causa pandemia, tornano le “Conversazioni a Spello”: l’appuntamento culturale promosso dalla Presidenza nazionale dell’Ac e dall’amministrazione comunale della cittadina umbra, che da oltre un decennio ha affidato all’associazione l’antico monastero francescano. Già casa di Carlo Carretto, che fu presidente dei giovani dell’Azione cattolica dal 1946 al 1952, per poi divenire un “piccolo fratello” di Charles de Foucauld, e che a Spello diede vita a una fraternità dove visse fino alla morte e dove oggi è sepolto.
Tema dell'anno: “Un alfabeto nuovo per la città”. Il programma prevede: ore 16 - Apertura della casa e accoglienza; ore 17 - Preghiera sulla tomba di Carlo Carretto; ore 17.30 - Saluto di Moreno Landrini (Sindaco di Spello); ore 17.40 - Dialogo con Alessandro Maggioni (Presidente federazione Habitat di Confcooperative) e Giuseppe Notarstefano (Presidente nazionale dell'Ac) moderato da Pina De Simone (Direttrice di «Dialoghi», il trimestrale culturale dell’Ac); ore 19 - Concerto “Shtetl!” realizzato dal gruppo musicale Mishkalé (Esperienza consolidata di world music nazionale). Nei limiti della normativa anti Covid, chi intende partecipare, segnali la propria presenza a: presidenzanazionale@azionecattolica.it
Agesci. Roberta Vincini affianca Vincenzo Piccolo
Il 47° Consiglio generale dell’Agesci (massimo organo deliberativo dell’Associazione guide e scouts cattolici italiani, riunitosi a Frascati dal 3 al 5 settembre) ha eletto la nuova Presidente del Comitato nazionale Agesci. È Roberta Vincini, 53 anni di Nonantola (Modena), già incaricata nazionale della branca esploratori e guide e capo contingente dell’evento internazionale Jamboree del 2011 in Svezia. La sua prima dichiarazione: «Andiamo, non vai, se vuoi che una cosa sia fatta, ci diceva Baden-Powell: spero di riuscire a vivere con questo spirito il nuovo servizio che sono chiamata a vivere» ha dichiarato la neo presidente del Comitato». La Vincini sostituisce nell’incarico Barbara Battilana, giunta al termine del suo mandato, e affiancherà al vertice dell’Associazione Vincenzo Piccolo, a sua volta confermato Presidente del Comitato nazionale Agesci. A Roberta e Vincenzo, gli auguri di tutta la Presidenza nazionale Ac per un servizio fecondo, nella certezza che insieme potremo rendere sempre più bello il legame che unisce Agesci e Azione cattolica. A Barbara, la nostra gratitudine per l’opera tanto efficace e qualificata fin qui svolta e i migliori auguri per il futuro.
“Pianeta Sano, Persone Sane”
L’Azione cattolica sostiene e invita a sostenere la petizione “Pianeta Sano, Persone Sane”. L’iniziativa mondiale promossa tra gli altri dal Movimento Laudato si’ che intende esortare i leader globali ad agire in direzione della sostenibilità ambientale e sociale. Allo stesso modo invitiamo tutti in questo Tempo del Creato (che si concluderà il prossimo 4 ottobre) a farsi promotori presso le proprie comunità di eventi di preghiera ed azione che possano favorire processi di conversione ecologica. Ovunque si guardi, la crisi climatica sta danneggiando la creazione di Dio: ghiacciai che si sciolgono, incendi pericolosi, ondate di caldo estremo. I nostri fratelli e le nostre sorelle in tutto il mondo cercano speranza, un modo migliore per andare avanti. Durante il Tempo del Creato, impegniamoci e mostriamo al mondo che possiamo creare una “Casa per tutti” migliore e più resiliente.
Ascoltare, prendere la parola, dialogare
La Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi ha diffuso il Documento preparatorio “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” e il Vademecum allegato (disponibile sul Sito del Sinodo) per orientare il cammino del Sinodo sulla sinodalità, che sarà aperto il 9-10 ottobre a Roma e il 17 nelle Chiese particolari e si concluderà in Vaticano nel 2023. Uno strumento «per favorire la prima fase di ascolto e consultazione del Popolo di Dio nelle Chiese particolari (ottobre 2021 – aprile 2022), nella speranza di contribuire a mettere in moto le idee, le energie e la creatività di tutti coloro che prenderanno parte all’itinerario, e facilitare la condivisione dei frutti del loro impegno».
“Uniti per il bene di tutti”
Anche quest’anno il quotidiano Avvenire supporta il Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica - Sovvenire, per la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano. Domenica 19 settembre il giornale conterrà un inserto speciale dedicato ai sacerdoti e alle loro opere: un euro per ogni copia venduta del quotidiano sarà devoluta da Avvenire all'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, mentre ciò che sarà versato in più rimarrà come offerta ai sacerdoti della parrocchia stessa. L'Azione cattolica sostiene e invita a sostenere l'iniziativa: chiediamo a quanti vorrano di predisporre un punto per la vendita del giornale nella mattinata di domenica 19 settembre, sempre nel rispetto delle norme anti-covid. Ecco le istruzioni per partecipare e il modulo di prenotazione.
Il dovere di accogliere
Oggi è l’Afghanistan ieri era la Siria, da sempre l’Africa e in particolare il Sahel. Forse dovremmo accettare, una volta per tutte, per noi e per le generazioni a venire che migrare non è un fenomeno passeggero, un incidente nella storia umana, ma qualcosa con cui convivere, certo da gestire e magari meglio di come si è fatto, che non può essere risolto con la forza, con muri e filo spinato. Per non dire del fatto che sempre più di frequente ad alzare muri e stendere filo spinato, di ferro e di parole, sono Stati che solo qualche ora prima hanno celebrato i “valori europei”. Per nostra fortuna la storia ci dice che prima o poi anche i muri crollano e i confini impenetrabili si svelano porosi e che non esiste tecnologia al mondo che possa impedire ad un essere umano di cercare un luogo migliore dove poter vivere e dare un futuro a sé e ai propri figli.
È tempo di costruire una vita nuova
Oggi primo settembre celebriamo la 16ª Giornata nazionale per la Custodia del Creato. “Camminare in una vita nuova (Rm 6,4). La transizione ecologica per la cura della vita” è il tema dell’anno e del Messaggio dei vescovi italiani per l’occasione. Con la Giornata ha inizio il Tempo del Creato, il tradizionale momento ecumenico di risanamento e speranza, voluto da papa Francesco, ricco di eventi, che terminerà il 4 ottobre, festa del poverello di Assisi. L’appuntamento di questo primo settembre 2021 vede la Chiesa che è in Italia in cammino verso la 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani, che come noto si interrogherà su “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. La strada che conduce a Taranto richiede a tutti un supplemento di coinvolgimento. Occorre contrastare, presto ed efficacemente, quel degrado socio-ambientale che si intreccia con i drammatici fenomeni pandemici di questi anni.
L’Eucarestia al cuore della proposta Ac
Da 5 al 12 settembre, la capitale ungherese ospiterà il 52° Congresso eucaristico internazionale. Come motto del Congresso, è stato scelto il versetto del Salmo 86 (87): «Sono in te tutte le mie sorgenti». Al centro dell’appuntamento, confermare la fede dei credenti, ricostruire l’identità della comunità cristiana mediante una nuova evangelizzazione, approfondire la comunione con Cristo e con i fratelli, lavorare alla riconciliazione fra i popoli. Ed anche per rinsaldare il dialogo tra i cristiani, nella certezza che sono più le cose che ci uniscono di quelle che dividono. Papa Francesco presiederà la Celebrazione eucaristica di chiusura. Le Ac del mondo saranno presenti attraverso il Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) che per l’occasione propone alcune iniziative on line. In particolare, venerdì 10 settembre alle 17.30 (ora italiana) webinar su “L’Eucarestia al cuore della proposta di formazione dell’Azione cattolica per laici discepoli missionari”. Qui il format per l’iscrizione.
La trama vitale
Ci si prova ma la lotta è impari. Qualche volta ci si riesce. Per le capacità di qualche intelligente e lungimirante amministratore o perché a volte i figli ritornano sui passi dei padri e dei nonni a sfidare tutto e tutti, la sorte e la burocrazia. Ma il più delle volte la partita è persa ancor prima di iniziare. Tecnicamente si chiama “spopolamento” ma se parli con i giovani che ancora resistono ti dicono che è “una fuga in piena regola” che da anni, da una generazione almeno, colpisce i 5.521 comuni italiani con meno di 5000 abitanti (dato Istat dell’1/1/2021) e che rapidamente sta mettendo in ginocchio le comunità e “desertificando” i territori. Si fanno le valige da luoghi il più delle volte bellissimi dove le case costano poco, ma come si fa a metter su famiglia se non c’è lavoro, se non c’è una prospettiva di futuro che tradotto in termini di infrastrutture significa che non c’è nemmeno un bene ormai primario come una connessione a internet. E poi perché aprire un’attività dove non c’è mercato, dove nessuno compra perché soldi non ne girano.
Antifragilità per ripartire
“Parliamo tanto di transizione ecologica, ma la transizione è ancora troppo lineare: la trasformazione è qualcosa di più complesso, più profondo, perché quello che dobbiamo fare non è soltanto una pennellatura di verde nei nostri modelli produttivi, è qualcosa che richiede un esigente cambiamento del modo di vivere delle persone”. Lo afferma Giuseppe Notarstefano, Presidente nazionale dell’Azione cattolica, in una video-intervista che fa parte di una serie che Askanews ha realizzato in vista della 49esima Settimana sociale dei cattolici italiani, intitolata “Il pianeta che speriamo”, che si svolgerà a Taranto dal 21 al 24 ottobre prossimi. Ambiente, lavoro, futuro, tutto è connesso, sottolinea la Conferenza episcopale italiana. Per il suo intervento, il presidente Notarstefano ha scelto una parola-chiave, antifragilità.
Ciao, don Francesco! Il tuo sorriso non ci lascerà mai
È tornato questa mattina tra le braccia del Padre don Francesco Silvestri, sacerdote della diocesi di Belluno-Feltre, dal 2001 al 2005 assistente nazionale in Azione cattolica, al Msac e al Settore giovani. Aveva 57 anni e negli ultimi due aveva dovuto affrontare una dolorosa malattia. Don Francesco è morto come è vissuto: rimanendo fedele al Signore e mettendosi con fiducia e speranza nelle sue mani. Preparandosi all’incontro finale, aveva voluto pregare così: “Morte che ardi d’inquietudine, come alba rosata, quando arrivi luminosa e silenziosa al mio porto: bacerò la tua bocca intirizzita e sulla soglia del mio addio, il bacio immenso di Dio mi porgerai, o morte morta”. I funerali di don Francesco si terranno mercoledì 1 settembre alle 15 nella Cattedrale di Belluno. La Presidenza nazionale e tutta l’associazione si stringono con la preghiera alle sorelle e ai parenti tutti, nella certezza di Gesù Risorto. Il ricordo di Mariacarmela Aragona e Simone Esposito, segretari nazionali Msac 2002-2005.
Piccola fenomenologia del negazionismo
di Luigi Alici* - È nata una nuova corporazione. D’ora in avanti, in presenza di passaggi delicati nel processo di riforme e modernizzazione del Paese, non si dovrà più parlare soltanto di lacci e lacciuoli prodotti da resistenze corporative medievali. No, finalmente abbiamo una corporazione nuova e all’altezza dei tempi: la corporazione dei negazionisti e dei no vax. Ne sentivamo la mancanza. Ciò che li accomuna, oltre un appello piuttosto vago all’autonomia individuale, è un enorme cartello dei NO: no alla politica, no alla scienza, no alle leggi che limitano gli spazi della vita privata (ma quali leggi non lo fanno?), no agli “esperti”, no agli istituti di ricerca, no all’informazione ufficiale. Si tratta di una galassia estremamente frastagliata, ecco una piccola fenomenologia.