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Casa San Girolamo: il pozzo e il giornale
di Gianluca Zurra* - Per troppo tempo si è pensato che la spiritualità fosse una parentesi rispetto alla quotidianità della vita, che l’interiorità si identificasse con una forma di fuga dalla realtà o di generico intimismo rispetto agli affetti e alle responsabilità di ogni giorno. Forse è arrivato il momento – ed è questo – in cui lasciarci incantare e cambiare una volta per tutte dallo stile di Gesù, che non può pronunciare il nome di Dio, il Padre, se non tramite le relazioni che vive, il contatto con le cose, la profondità dei corpi, la ricchezza dei colori, la cura dell’ospitalità. Il Figlio di Dio non guarda il mondo dall’alto, ma lo attraversa con occhi riconoscenti, lo tocca con mani delicate, operose e accoglienti, lo ascolta percependo i fremiti nascosti delle fatiche e delle gioie di ciascuno, lasciando che il cuore pianga per le ingiustizie e batta forte per ogni buona sorpresa dello Spirito.
“Le donne afgane esistono”. Together we stand!
L’Azione cattolica sostiene l’iniziativa promossa da Economy of Francesco (EoF). Sabato 28 agosto, invita a scendere in piazza al grido di “Le donne afgane esistono – Together we stand” in una sorta di marcia globale a favore delle donne e delle bambine dell’Afghanistan, nuovamente sotto la morsa della repressione da parte dei Talebani. Perché, purtroppo, come in tutti i conflitti e gli scenari di guerra, a pagare il prezzo maggiore sono sempre le donne, a prescindere dalla loro età. E, le Afgane sono di nuovo schiave, private dei loro diritti e delle loro libertà, anche se con coraggio, nelle strade di Kabul continuano a lottare per i loro diritti al grido di “Sostenete la nostra voce! Non ci fate sparire. Mondo, riesci a sentirci?”. Per informazioni e aggiornamenti: https://francescoeconomy.org/it/ @francescoeconomy
Corridoi umanitari e disponibilità all’accoglienza
Le Organizzazioni della Società civile riunite nella Rete denominata Per un nuovo Welfare dichiarano la loro immediata disponibilità a farsi parte attiva per allestire in breve tempo un sistema di corridoi umanitari dall’Afghanistan verso l’Italia, per ospitare i dissidenti e i perseguitati del regime talebano. «Non possiamo stare a guardare impotenti ad una nuova e più tragica Srebrenica, lasciando da sola la società civile afghana», si legge nella Nota per la stampa, sottoscritta da tutte le 100 realtà aderenti alla Rete. «Come tutti, prendiamo atto del fallimento dell’operazione militare voluta dagli USA ed appoggiata dalla NATO e che fu chiamata originariamente “Infinity Justice” (giustizia infinita) da George W. Bush e che, solo dopo, per ragioni diplomatiche, fu ribattezzata “Enduring Freedom” (libertà duratura). Le immagini di questi giorni fotografano impietosamente come venti anni di inutile guerra non hanno riportato né la giustizia, né la libertà per l’Afghanistan.
Azione cattolica, ripartiamo insieme
È disponibile on line il numero 3/2021 di Segno nel mondo. In apertura propone l’intervista al nuovo presidente nazionale di Ac, Giuseppe Notarstefano (già anticipata su questo sito), e la conoscenza dei nomi e dei volti della nuova Presidenza nazionale. E sempre nella sezione “Orizzonti di Ac” il giornale ospita un’intervista a Franco Miano in vista della prossima Settimana sociale di Taranto. Ricco di contributi, il dossier sulla scuola. Dopo un anno a dir poco tribolato, la scuola – alunni, insegnanti e famiglie – inizia a pensare alla ripartenza di settembre. Ne parla con Segno nel mondo il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che avverte: «Non dobbiamo tornare alla scuola di prima, ma costruire una nuova normalità che non dimentichi quanto è successo e, soprattutto, non lasci indietro nessuno». Il dossier si arricchisce dei contributi del giornalista Paolo Ferrario, della segreteria nazionale Msac, del “docente digitale” Maurizio Semiglia e del pediatra Alberto Villani. E poi, ancora, storie, volti e riflessioni dal mondo, dall’Europa, dal Paese e dalla vita della Chiesa. In particolare: il punto sulla Conferenza per il futuro dell’Europa; la crisi dimenticata della Colombia; una piccola guida al “greenwashing”, ovvero il deludente fenomeno delle finte transizioni ambientali; la bella storia di Jack e dei “corridoi universitari”. Chiude il numero una riflessione sulla categoria della cura che è al centro del Progetto formativo dell’Azione cattolica, mentre gli assistenti nazionali di Ac ci guidano a un cammino interiore sui sentieri della speranza, indagando il dinamismo della memoria biblica.
Quale riforma?
di Piero Pisarra - Come papa Francesco ricorda spesso, per la Chiesa questo non è tempo di gattopardismi. A patto di essere inventivi e di liberarsi della zavorra in ogni sua forma, la crisi potrà allora essere una chance: l’occasione propizia, il kairós per tornare a interrogarsi, secondo, il programma del Sinodo, sul senso della missione, senza perdere di vista la comunione e la partecipazione. E senza scorciatoie, perché non può esserci conversione e rinascita senza un’analisi accurata di ciò che ha reso “inaudibile” o incomprensibile il messaggio cristiano.